sabato 6 giugno 2009

Santoro e Di Pietro ricevono busta contente pallottole e minacce di morte


L'altro ieri Michele Santoro e Antonio Di Pietro hanno ricevuto rispettivamento una lettera, ognuna delle quali conteneva una pallottola di fucile di grosso calibro, la foto del destinatario e un collage fatto con pezzi di giornali che andavano a formare la scritta "morirai". Un fatto abbastanza spaventevole, soprattutto durante la campagna elettorale e ancor più in un periodo in cui l'Italia è sotto i riflettori di tutta Europa a causa di faccende peronali del Papi Silvio Berlusconi, di Noemi Letizia, di Veronica Lario e compagnia bella. Analizzare il fatto in sé sarebbe ben poca cosa, alla fine si tratta di una minaccia "come tante", da parte di chi, non si sa, né probabilmente si saprà mai (anni fa era stata recapitata alla redazione del TG4 una videocassetta contenente materiale esplosivo, eppure Emilio Fede, per nostra fortuna, è ancora vivo e vegeto, senza che fosse mai scoperto l'autore del fattaccio). Una rifessione curiosa però può balzare alla mente: Santoro e Di pietro hanno reagito alla minaccia con un "vuol dire che siamo sulla strada giusta, non smetteremo di fare il nostro mestiere". Senza dubbio un gesto coraggioso, un po' eccessivo forse, diciamolo, non tutti probabilmente sarebbero stati così audaci.
Bene, il Cavaliere Silvio Berlusconi, sostiene che qualunque cosa che venga a ledere il suo potere, sia un complotto intentato dalla Sinistra al fine di spodestare colui che fa parlare di sé e della Bella Italia il mondo intero.
Stiamo però parlando di Veline, aerei privati utilizzati per motivi personali, festini, tette e culi fatti ballare al vento. E non solo al vento. Se Silvio Berlusconi avesse ricevuto una lettera con scritto "Morirai", cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe detto? Come avrebbe sfruttato questa minaccia a suo favore?


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