giovedì 11 giugno 2009

Berlusconi, Gasparri e l'Italia


L'altra sera, le prime proiezioni vedevano il PDL al 39%.
Una giornalista dell'Unità ha chiesto a Maurizio Gasparri se fosse deluso, dopo che Silvio Berlusconi aveva tempo prima annunciato che il suo partito avrebbe largamente superato il 50%.
La risposta di Gasparri è stata secca e decisa, come si addice ad un vero uomo, le parole pronunciate "Ma stai zitta, vai a fare il funerale a Franceschini", come si addice ad un vero signore.
Eppure lui ha vinto insieme alla sua gente, al suo Popolo e chissà per quanto tempo continueranno a governare, ma più che altro, chissà come governeranno.
L'Italia è da tempo entrata in un vicolo cieco e sembra proprio non riuscire a fare retromarcia.
In 5a superiore, il programma di Storia Contemporanea prevedeva lo studio dell'Italia sotto il Fascismo. Adesso quella Storia sembra di ripassarla per una maturità che è già stata presa.
Se nessuno lo fermerà, forse Silvio Berlusconi cambierà la Costituzione, darà pieni poteri al Presidente del Consiglio, forse le ronde di quartiere saranno un pretesto per arruolare quelle che una volta si chiamavano "le camicie nere", oggi magari "le Cravatte Italiane" o "gli smoking Tricolore". Un tempo un nome straniero non sarebbe mai stato accettato e la parola "smoking" sarebbe stata italianizzata magari in "Smokingo" ma oggi no; no, perchè noi siamo amici degli Stati Uniti, Berlusconi ha a cuore il popolo americano così come ha a cuore il lavoro del ragazzo abbronzato, sì lui, il negretto che governa gli USA, "Mister Obbammaaaaa!".
Nel 1922 si svolse la Marcia su Roma, dopo la quale Benito Mussolini iniziò in tutto e per tutto a governare l'Italia intera, prese ad indossare abitualmente la divisa militare e a tenere comizi dal balcone di palazzo Venezia.
Un giorno forse Berlusconi farà la stessa cosa ma dal balcone di Arcore, dove si presenterà in costume da bagno, con il bandana bianco in testa e, immancabili, tante belle ragazze al suo fianco. Non succederà, no di certo, ma in caso contrario vorrà dire che in quel vicolo cieco ci saremo schiantati definitivamente.

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