lunedì 18 maggio 2009

Noemi, Berlusconi e Dio

Ormai è ufficiale, i giornalisti del Times si sono sbagliati, imputando per l'ennesima volta a Berlusconi, colpe che in realtà non ha.
Inizialmente ho pensato che, come dice Sempre Silvio dopo aver sparato qualche grossa cazzata, i giornalisti non avessero capito la sua ironia, una frase ormai facente parte della "tradizione dialettica" di Silvio Berlusconi.
Ma questa volta la colpa non è proprio tutta sua. Pare infatti che chi ha tradotto l'articolo dall'italiano all'inglese abbia confuso la parola signore, con Signore, ma questa volta con la "S" maiuscola. Oh Signore, che fatto strano...


Un articolo del Times di pochi giorni fa, racconta infatti che la Signora Letizia, mamma della piccola Noemi, "sperava che Silvio Berlusconi potesse fare per sua figlia quello che non era riuscito a fare per lei". Frase di dubbio significato...
Insomma, qualcuno ha paragonato involontariamente Silvio Berlusconi a Dio.
L'Italia, si sa, è un paese profondamente religioso ed è molto facile che la vita terrena si sovrapponga a quella spirituale, andando ad interferire tra gli schemi di ciò che non è visibile agli occhi dei comuni mortali.
Dunque, svelato l'arcano: Dio, ci dicono, è fra di noi, così come Berlusconi (questo tendono a non dirlo, ma anche lui esercita un discreto controllo sulle nostre vite). Berlusconi è un politico, anzi è
il Presidente del Consiglio, quindi è una sorta di "boss" dei politici e dio il boss dei Santi.
Mi sembra che tutto sia chiaro, molto semplicemente sono state prese due persone/entità e sono state scambiate. Capita.

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