mercoledì 27 maggio 2009

Feticismo del piede? No... delle vene!


Ormai le perversioni sessuali, oltre ad essere molteplici, sono sempre più esplicitate da chi non si accontenta di una classica relazione di coppia.
Le forme di feticismo hanno risvolti sempre più variegati; io sapevo dell'esistenza di appassionati di piedi, di mani, di donne magre, grasse, "non più giovani", e tante altre.
Il sito www.veinywoman.com è invece dedicato ai feticisti delle vene. Sì, avete capito bene. Non avevo mai sentito parlare di roba simile e, lo ammetto, mi fa anche abbastanza schifo. Sul sito si trovano immagini di donne muscolose e non, che esibiscono le loro magnifiche vene ipertrofiche per la gioia di chi probabilmente si interessa di esami del sangue, piastrine, gammaglobuline e quant'altro pur non avendo una laurea in medicina.
Adesso ho capito, quando si dice "... è una passione che mi scorre nelle vene!".

martedì 26 maggio 2009

Chuck Norris difende panettiere croato

Per chi non lo sapesse, Chuck Norris non è solo l'attore protagonista del telefilm Walker Texas Ranger, ma è stato anche campione del mondo di Karate e maestro di Taekwondo, due qualifiche che gli hanno regalato un ottimo biglietto da visita per entrare a far parte del magico mondo dello spettacolo.
Delta Force, Delta Force 2, Rombo di Tuono, Invasion USA; questi solo alcuni dei titoli dei capolavori ai quali Chuck Norris ha preso parte e nei quali non solo le sue doti da combattente ma anche le sua espressività, la sua dizione e soprattutto il suo look sempre diverso sono state la chiave dell'enorme successo.
Dopo quasi 30 anni di carriera dietro alla telecamera, Chuck sembra però voler cambiare strada e dedicarsi alla carta stampata.
Poco tempo fa infatti, un panettiere di Spalato, il cui negozio veniva negli ultimi tempi spesso rapinato, ha deciso che un comune modello di allarme non sarebbe stato sufficiente per mettere in fuga i malviventi e nemmeno un paio di cani da guardia ben addestrati.
Ha preferito rivolgersi a chi della difesa personale ne ha fatto ragione di vita.
Ha quindi acquistato un poster di Chuck Norris, ha aggiunto la dicitura "Questo negozio è sotto la protezione di Chuck Norris" e l'ha attaccato sulla porta d'ingresso del negozio.
Da allora non è più stato rapinato.
E poi dicono che il mondo della carta stampata è in crisi...

sabato 23 maggio 2009

Borghezio parla ai neofascisti francesi

Io odio il caldo, farei qualsiasi cosa per evitare il caldo ma lui non fa nulla per evitare me. Mi trova sempre anche se mi nascondo nei posti più freschi e meno assolati. Nonostante ciò, non so perchè, questo pomeriggio ho deciso di prepararmi un . Appena dopo averlo messo in infusione nell'acqua bollente, squilla il telefono. Era un amico. Una rapida conversazione, durante la quale fisso distrattamente l'acqua colorarsi di quel tipico colore marrone/arancio. Appendo il telefono, fisso ancora un po' quell'acqua che a breve avrei filtrato e mi sovviene un fatto vecchio ormai di qualche mese ma che purtroppo è passato in secondo piano. Si tratta di un filmato postato su youtube e girato con una telecamera nascosta, durante un discorso tenuto dall'Onorevole Borghezio in Francia.
Per qualche secondo ero convinto che Mario si stesse esprimendo nel a lui caro dialetto lumbàrd, quando sono iniziati a comparire i sottotitoli ho capito che si trattava di un francese lombardizzato.
A parte le solite cazzate sparate da Borghezio sulla virtù del popolo italiano, l'identità nazionale, ecc., c'è qualcosa di più.
Il ciarlatano è stato letteralmente beccato mentre spiegava a dei neofascisti come muoversi all'interno del mondo politico per poter crescere e far crescere le loro pericolose 'nostalgicherie'. Poco prima aveva negato di essere un neofascista ma, non essendo io molto ferrato con il francese, può darsi che mi sia sbagliato, anche se i sottotitoli in italiano credo di averli letti correttamente, già alle elementari in italiano me la cavavo bene.
Ora il mio té è pronto. Credo che non lo berrò.

venerdì 22 maggio 2009

Pino Scotto critica i Dari

Pino Scotto, ex leader dei Vanadium, è un ex rocker appunto, dalla carriera mediocre e da tempo conclusa senza che nessuno si sia mai lamentato.
Conduce un programma tv in cui vengono letti dei messaggi inviati dai lettori che gli chiedono cose come "cosa ne pensi dei Tokyo Hotel? E dei Guns'n'Roses?".
Esclusi i colossi storici del rock internazionale, la risposta di Pino Scotto è sempre più o meno la stessa, ovvero che fanno schifo. Essendo un maledetto rocker si esprime con toni molto più accesi di quanto stia facendo io ora e stranamente tutti i personaggi con cui se la prende sono, a detta sua, degli omosessuali che, in quanto tali, vanno giustamente umiliati.
Però, orientamento sessuale a parte, devo dire che dopo aver visto qualche video dei Dari e aver sentito la rima "il cellulare ce l'ho già spento, perchè per me sei troppo sbattimento", per una volta devo dare ragione a Pino Scotto.

Pornostar tedesca non riesce a battere il record di sesso orale

Oggi su Repubblica è comparsa una notizia davvero curiosa.
Una ragazza tedesca purtroppo non è riuscita nel suo intento di finire sul Guinness dei Primati.
Secondo l'articolo, lo scopo della giovane alemanna era quello di raggiungere ben 200 rapporti orali consecutivi, ma ahimé, purtroppo al settantacinquesimo si è fermata, colta da una crisi respiratoria per aver ingerito una quantità eccessiva di sperma.
Mi sono immaginato la scena in cui il 76esimo saltellava a pantaloni calati per soccorrere la fanciulla svenuta e ammetto che mi sarebbe piaciuto assistere.
Chiedo scusa per la volgarità ma finalmente ho capito qualcosa di importante: finalmente mi è chiaro perchè, quando ero bambino, i miei amici più grandi e smaliziati erano usi soprannominare la pratica della fellatio come "il soffocone".

giovedì 21 maggio 2009

Noemi Letizia va in crociera ma senza Berlusconi

Prologo:

Silvio Berlusconi si reca al compleanno di Noemi, la moglie Veronica lo scopre, partono lettere sui giornali, scattano interviste, controinterviste, fotomontaggi in rete e quant'altro basti per essere sulla bocca di tutti in men che non si dica.
Di conseguenza la piccola Noemi sembra aver sfruttato l'occasione per guadagnare notorietà e successo tra giornalisti e paparazzi, rilasciando interviste a go-go.

Azione:
C'è una cosa però che non riesco a capire: Berlusconi ha in mano gran parte dei mezzi mediatici più conosciuti in Italia e, ahimè, ha anche il potere di bloccare qualsiasi informazione che possa essere trasmessa da uno dei suoi TG o pubblicata sui suoi giornali e non solo.
Ma la saga della piccola Noemi Letizia prosegue.
Sull'ultimo numero di Oggi è comparsa un'intervista alla 18enne napoletana, ma questa volta l'argomento non riguarda il Papi Silvio, né il Papi Benedetto Letizia detto Elio, nè i vari appartamenti/negozi che quest'ultimo ha intestato a moglie e figlia, nonostante nel 2005 abbia dichiarato 12.376 euro di reddito. Questa volta al centro dei riflettori c'è lei, solo e soltanto lei.
Noemi rilascia un'intervista in cui parla di un momento cruciale della sua esistenza, niente popò di meno che la mitica gita scolastica in crociera, itinerario Venezia, Bari, Rodi, Pireo, Cefalonia, Dubrovnik a ritmo di sirtaki e creme abbronzanti.
Allora la mia domanda è: Perchè lasciare che tutte queste notizie siano ormai argomento di conversazione da così tanti giorni? Perché proprio Noemi? Perché proprio il papà di Noemi, arrestato nel 1993 per corruzione e compravendita di licenze commerciali?
Che ci stiano gettando solo fumo negli occhi? Cosa c'è sotto a tutto?
Stanno depistando l'opinione pubblica per non farci vedere qualcosa di enorme? Può darsi.

Epilogo:
Intanto, mentre l'Italia era ansiosa di capire se Noemi fosse l'amante o la figlia illegittima di Berlusconi, il pacchetto sicurezza è passato e l'immigrazione clandestina è diventato un reato.

mercoledì 20 maggio 2009

Il cane che sussurrava ai napoletani

Ricordo come se fosse ieri, un giorno in cui da bambino, passeggiavo dalle parti di casa mia insieme a mio padre, che teneva al guinzaglio il nostro cagnolino Trudi, uno Yorkshire tanto affettuoso quanto irrequieto.
Come sempre passiamo davanti al giardino di una villa, i cui proprietari, appassionati di cani di grossa taglia, avevano da poco comprato due mastini napoletani.
I personaggi facenti parte di questa famiglia mi sono sempre stati antipatici: non salutano, hanno la puzza sotto il naso, l'arroganza, la maleducazione e tutta quella serie di tratti distintivi che fanno sì che una persona ti possa stare terribilmente sui coglioni.
Durante il passeggio, Trudi si accorge che a pochi metri da lui, dall'interno del recinto, la coppia di mastini napoletani lo sta osservando con interesse; lui rallenta il passo, probabilmente non riflette abbastanza sul fatto che pesa un quinto di ognuno dei due bestioni, si ferma, gira la testa verso di loro quasi a cercare consenso e simpatia e li fissa per un po' muovendo la testa incuriosito.
Quale potrebbe essere la reazione di un tossicodipendente in astinenza nel momento in cui gli viene regalata una dose? Come si comporterebbe un adolescente testosteronico davanti ad un edicola specializzata in porno, il cui gestore si è improvvisamente sentito male e non può badare ai clienti?
Scompiglio, panico. Degenerazione.
Il piccolo Trudi corre all'impazzata verso i due bestioni e, in men che non si dica, guizza attraverso le sbarre del cancello schivando due grossi rami. Una volta entrato nel fortino nemico decide di espugnarlo; schizza come un missile verso i napoletani e, puntando i piedi come farebbe un mulo, compie una brusca frenata sulla ghiaia del nobile giardino, fermandosi davanti alle bestie che lo guardano dubbiose sul perchè di tanta foga.
In sottofondo si intuisce a malapena il respiro lento e faticoso dei 2 purosangue napoletani e l'attonito sbigottimento mio e di mio padre.
Coraggioso come pochi, il piccolo inizia ad abbaiare con una violenza inspiegata, forse paragonabile a quella di Linda Blair quando vomita in faccia a Max von Sydow in L'Esorcista.
Probabilmente sicuro di avere destato spavento e stupore verso il gigantico nemico il piccolo smette. I due cani restano seduti, uno sbadiglia, l'altro allunga il collo per avvicinarsi e, presuntuoso, emette un assonnato "WOOF" verso il muso di Trudi.
Ad un tratto tutto il coraggio e la cattiveria che lo avevano contraddistinto fino ad ora sembrano riavvolgersi su se stessi come una molla e farsi minuscoli. Ed è qui che Trudi sviene.
E' cosa abbastanza rara assistere allo svenimento di un essere umano; come avreste reagito in una situazione del genere?
"Salve, mi scusi.. il mio cane... è nel vostro cortile e... ehm... è svenuto... mi può aprire per piacere? Lo dovrei recuperare". Queste più o meno le parole pronunciate da mio padre al citofono con i padroni dei 2 cani.
Una volta entrato, preleva il corpicino del piccolo Trudi, che in pochi secondi si riprende, ricomincia ad abbaiare come se nulla fosse accaduto e tutti e tre torniamo a casa.
Sono passati molti anni e oggi al posto di Trudi c'è un micione rosso molto affetuoso. E' un bravo gatto, dolce e coccolone e soprattutto non abbaia. Perchè è afono.

martedì 19 maggio 2009

Simona Ventura lascia X-Factor


La notizia è ufficiale, Simona Ventura abbandonerà X-Factor, lasciando così un incolmabile vuoto nei cuori di tutti i telespettatori.

Sul suo sito è comparsa una toccante lettera scritta di suo pugno a tutti i suoi fans, nella quale Simona spiega le motivazioni secondo le quali non calcherà più il palco dell'ormai noto "talent" show.
La Ventura è costretta a lasciare Morgan e Mara Maionchi, fino ad ora degni compagni di merende, per potersi dedicare maggiormente alla sua famiglia.
Sì, va bene, è giusto, gli affetti prima di ogni cosa. Ma noi come faremo?!
Se Simona Ventura se ne va, chi prenderà il suo posto? Bella domanda...
Io ci vedrei bene un bel Little Tony. Little da qualche tempo non si fa vedere in televisione, probabilmente è in qualche galleria del vento per ultimare i test di aereodinamica dopo i numerosi interventi di chirurgia plastica, oppure, cosa ben più probabile, è negli Stati Uniti, dove da tempo si stanno svolgendo esperimenti chimici per cercare una nuova tinta di grigio/nero che possa permettere ai suoi capelli di risplendere anche a tarda notte.
Ma torniamo a noi. Simona, quello che tutti noi ti chiediamo è di non mollare il timone a qualcuno che non può e non potrà mai essere al tuo livello. Simona, resta! Ce la puoi fare, Simo! Ce la possiamo fare! Diciamolo insieme: "yes we can!".

lunedì 18 maggio 2009

Woody Allen rimborsato da American Apparel

Questa sera al telgiornale hanno annunciato una notizia, già comparsa sul sito dell'Ansa, secondo la quale Woody Allen sarebbe stato risarcito per la somma di 5 milioni di dollari dalla rinomata ditta di abbigliamento American Apparel, per avere abusato della sua immagine.
L'azienda infatti ha indebidamente utilizzato una foto presa dal film Io e Annie a scopo pubblicitario; Allen ha chiesto un risarcimento di 10 milioni di dollari e gliene sono stati dati solo 5.
Fino a qui, tutto più o meno nella norma. Non fosse però che il volpone ha dichiarato di non avere mai voluto utilizzare la propria immagine per promuovere prodotti commerciali.
Ebbene, proprio poco fa, discutevo di questa cosa con la mia ragazza, intanto impegnata in una session competitiva al ferro da stiro, la quale con disinteressata sicumera mi dice "certo... proprio lui che negli anni '90 ha fatto la pubblicità per la Telecom".
E' vero! Lo spot in cui parla di "emergenza psicanalitica"!.
Quindi, Woody... ci vuoi far credere che questi 10 milioni di dollari ti servono per saldare il debito con il famigerato Dott. Greenblatt?
Allora, aspettiamo il prossimo spot, magari riesci a racimolare i restanti 5! In bocca al lupo!

Noemi, Berlusconi e Dio

Ormai è ufficiale, i giornalisti del Times si sono sbagliati, imputando per l'ennesima volta a Berlusconi, colpe che in realtà non ha.
Inizialmente ho pensato che, come dice Sempre Silvio dopo aver sparato qualche grossa cazzata, i giornalisti non avessero capito la sua ironia, una frase ormai facente parte della "tradizione dialettica" di Silvio Berlusconi.
Ma questa volta la colpa non è proprio tutta sua. Pare infatti che chi ha tradotto l'articolo dall'italiano all'inglese abbia confuso la parola signore, con Signore, ma questa volta con la "S" maiuscola. Oh Signore, che fatto strano...


Un articolo del Times di pochi giorni fa, racconta infatti che la Signora Letizia, mamma della piccola Noemi, "sperava che Silvio Berlusconi potesse fare per sua figlia quello che non era riuscito a fare per lei". Frase di dubbio significato...
Insomma, qualcuno ha paragonato involontariamente Silvio Berlusconi a Dio.
L'Italia, si sa, è un paese profondamente religioso ed è molto facile che la vita terrena si sovrapponga a quella spirituale, andando ad interferire tra gli schemi di ciò che non è visibile agli occhi dei comuni mortali.
Dunque, svelato l'arcano: Dio, ci dicono, è fra di noi, così come Berlusconi (questo tendono a non dirlo, ma anche lui esercita un discreto controllo sulle nostre vite). Berlusconi è un politico, anzi è
il Presidente del Consiglio, quindi è una sorta di "boss" dei politici e dio il boss dei Santi.
Mi sembra che tutto sia chiaro, molto semplicemente sono state prese due persone/entità e sono state scambiate. Capita.

Stupra con Rapelay

Per chi non lo sapesse, da circa 3 anni, la Illusion, una casa Giapponese produttrice di videogiochi, ha lanciato RAPELAY, un curioso videogame basato sul concetto "più stupri, più fai punti". Un'iniziativa tanto coraggiosa quanto bizzarra...


E proprio per questo il gioco è stato ritirato dai negozi, da molti siti dedicati alla vendita on line e ora su Facebook sono numerosi i gruppi che richiamano l'attenzione dell'utente medio, spingendolo a mobilitarsi contro la diffusione di Rapelay.
Legittima la domanda: "ma come mai dopo ben 3 anni dal rilascio"?. La risposta è semplice, in 3 anni un giocatore di discreto livello, riesce a conoscere sufficientemente le regole e tutti i trucchi di un videogioco, collezionare un numero di punti molto alto, in questo caso diventare un bravo stupratore e finalmente essere pronto per scendere on field e mettere in pratica una volta per tutte quanto imparato smanettando con il proprio joypad!
A questo punto si potrebbe fare un test.
Il reato di immigrazione è appena stato istituito e sembra proprio che aiuterà il nostro paese a combattere lo spaccio di stupefacenti, il lavoro clandestino e gli stupri.
Perchè allora non organizzare una bella postazione di gioco in una piazza e mettere a confronto un concorrente italiano e uno extracomunitario...?
E' chiaro, si sa, è scritto, l'extracomunitario collezionerà più punti, data l'esperienza, la maledetta cattiveria insita in lui in quanto non italo, e la naturale propensione al reato.
Ma cerchiamo un attimo di far volare la nostra fantasia, e supponiamo che per puro caso, il match venga vinto dal giocatore italiano, magari di "Roma caput mundi" o milanese "che milàn l'è gran milàn", o veneto che "dio bò sti albanesi!".
Quale sarebbe la reazione dei nostri politici? Difficile dirlo.
Forse proverebbero a giocare e, ne sono certo, qualche campione salterebbe fuori!

domenica 17 maggio 2009

Il Virus della felicità

Virus. Un termine latino, tanto antico quanto moderno. Una parola ormai internazionalizzata, diffusa, viralizzata.


Per sua stessa definizione, un virus è un organismo vivente, causa di malattie che possono colpire soggetti appartenenti a qualsiasi regno animale. Quindi, abbiamo paura del virus, lo temiamo, facciamo vaccini per allontanarlo.
Eppure qualcosa è cambiato: da un po' di tempo, il virus sembra non essere più un nemico velenoso e nocivo o meglio, dipende…
Siamo nel nuovo millennio, siamo i protagonisti della new economy, il nostro sguardo non si ferma più a quanto trasmesso in tv: ci hanno insegnato ad andare oltre, a guardare più in là. Il tubo catodico è diventato uno schermo ultrapiatto, il walkman è cresciuto e si è fatto ipod e la privacy è stata sostituita dalle suonerie polifoniche dei cellulari. E fin qui tutto ok, si chiama progresso, c’è sempre stato e sempre ci sarà e io ne sono un attivo fruitore, lo adoro, davvero.
Ma torniamo al virus… Anche lui si è evoluto, si è allargato. Adesso si fa chiamare “fenomeno virale” e si manifesta sotto forma di video, di spot pubblicitario, di blog e quant’altro.
Come ha fatto? L'amico Virus si è attaccato alle necessità dell’individuo e, una volta trovato terreno fertile, ha saputo replicarsi, trasformandosi in campagne pubblicitarie, video virali, flash mob e tante altre fantastiche cose che rendono Virus non più portatore di malattie e disgrazie ma di lavoro, soldi, gioia, fama e felicità. E sapete cos’è la cosa strana? Che per la prima volta in tutta la mia vita, voglio essere contagiato, contaminato, maledettamente malato. Solo così potrò essere veramente felice.