Immaginatevi un paese dimenticato da tutto e da tutti, in cui regna la disoccupazione, la depressione e dove ogni cosa è lasciata al caso. Un paese dove non esiste quasi nulla e dove solo le ore del giorno sembrano scandire il passare del tempo.
Immaginate ora che questo paese nel giro di pochissimo tempo diventi una vera e propria capitale del porno.
Come? Attraverso un finto documentario, un "mockumentary".
Il paesino si chiama Buris e grazie all'intraprendenza di uno dei suoi cittadini, l'ex falegname Toni Cantarut, diventa punto di riferimento nazionale per i fan del cinema hard, grazie alle gesta dell'attore locale Vigji Moretto, le cui immmense doti porteranno il nome di Buris in giro per il mondo.
Questo finto reportage intitolato appunto Buris è stato prodotto da Massimo Garlatti-Costa, giovane regista già attivo anche all'estero, che ha saputo con bravura e ironia, costruire dal nulla una storia originale e divertente. Buris è un paese piccolissimo sperduto tra gli altipiani del Friuli e quindi i protagonisti del mocumentary non possono che parlare in dialetto stretto!
Immaginate ora che questo paese nel giro di pochissimo tempo diventi una vera e propria capitale del porno.
Come? Attraverso un finto documentario, un "mockumentary".
Il paesino si chiama Buris e grazie all'intraprendenza di uno dei suoi cittadini, l'ex falegname Toni Cantarut, diventa punto di riferimento nazionale per i fan del cinema hard, grazie alle gesta dell'attore locale Vigji Moretto, le cui immmense doti porteranno il nome di Buris in giro per il mondo.
Questo finto reportage intitolato appunto Buris è stato prodotto da Massimo Garlatti-Costa, giovane regista già attivo anche all'estero, che ha saputo con bravura e ironia, costruire dal nulla una storia originale e divertente. Buris è un paese piccolissimo sperduto tra gli altipiani del Friuli e quindi i protagonisti del mocumentary non possono che parlare in dialetto stretto!
Nessun commento:
Posta un commento